mercoledì 3 ottobre 2007

Birmania : lotta per la libertà


La birmania vive un momento di delicata rivolta civile soppressa nel sangue dal regime militare.
La rivolta è cominciata con le manifestazioni dei monaci buddisti che sono in oriente la massima
autorità civile contro la dittatura militare birmana che soffoca nel silenzio ogni rivolta pacifica .
La popolazione birmana fu protagonista di una svolta sociale negl' anni novanta elesse in una
votazione plebiscitaria la leader democratica Aung San Sun Kyi al governo della nazione
birmana ,il regime militare non riconosciuta la vittoria elettorale costrinse Aung San Sun Kyi
attuale nobel per la pace agl' arresti domiciliari e alla popolazione birmana una pena maggiore
quella di vivere sotto una dittatura militare senza libertà di parola ,senza alcuna critica al regime
pena la morte , una tipica dittatura che ancora oggi nel mondo continua ad estistere.
La gente stanca delle violenze subite nel silenzio insorge e comincia a lottare per la propria
libertà e dei suoi figli all' attenzione della comunità internazionale, il regime debole del consenso
non demorde e soffoca nel sangue le manifestazioni pacifiche ,uccidendo anche i monaci
buddisti che sono la massima autorità sociale , ormai il regime è debole ed invunerabile a causa
delle rivolte civile e delle attenzioni internazionali focalizzate sulla birmania , comunque sia è
tutto da vedere .
Noi paesi occidentali ci lamentiamo delle contraddizioni che viviamo però non ci rendiamo conto
che viviamo in un paese libero e democratico , solo questo è una grande fortuna per noi e per
pianificare il nostro futuro , la libertà e la democrazia sono dei valori ed ideali da salvaguardare,
sempre ed ovunque ricordando che senza di esse non ci sarebbe alcun futuro per noi ,il futuro si
comincia a costruirlo nel presente tutelando quei valori eterni come la libertà e la democrazia
che non hanno luogo e tempo sono immortali come immortali sono i loro valori.
francesco cito

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