martedì 13 novembre 2007

Tifoso ucciso , sotto accusa gl'amici per tentate lesioni.


Sono indagati per tentate lesioni, dalla procura di Arezzo, secondo quanto si è appreso a Roma, i quattro amici che erano con Gabriele Sandri domenica scorsa nella stazione di servizio di Badia al Pino. I quattro, stando alle indiscrezioni, sentiti dal magistrato, avrebbero riferito che non ci sarebbe stata alcuna rissa con i tifosi juventini. Il Procuratore di Arezzo: "Per l'agente l'omicidio da colposo potrebbe diventare volontario".
Sandri e i quattro suoi amici - secondo il loro racconto - avrebbero incrociato nella piazzola della stazione di servizio un'altra auto con a bordo un gruppo di bianconeri, questi non sarebbero neanche scesi dall'auto, ma ci sarebbe stata tra i due equipaggi solo una scaramuccia verbale, con scambio reciproco di insulti, culminata in alcuni colpi tirati alla Mercedes dei rivali da Sandri e dai suoi quattro amici. Gli juventini - secondo quanto si è appreso della testimonianza data dai compagni di Sandri - si sarebbero subito allontanati. Tutto sarebbe durato poche decine di secondi. Gli stessi amici di Gabbo avrebbero detto di aver udito urla provenienti dalla carreggiata opposta e di aver capito che si trattava di poliziotti ma di non aver sentito alcun colpo di pistola. Rimontati in auto per allontanarsi a loro volta - è ancora la versione dei quattro - hanno udito un colpo, interpretato come una sassata, e solo quando già erano in marcia si sono accorti che Sandri era stato colpito.

Procuratore Arezzo: "Per agente forse presto omicidio volontario"
"Non si spara, la pistola è l'estrema ratio, è stato un gesto di follia'': lo ha detto ai giornalisti il procuratore capo di Arezzo Ennio Di Cicco aggiungendo che relativamente all'agente della polizia stradale "non sussistono pericoli di fuga". "Per adesso - ha aggiunto - è omicidio colposo, ma da un momento all'altro potrebbe diventare volontario. Ci sono due testimoni chiave nella vicenda ed entrambi escludono che l'agente sia inciampato.

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